Sfilata di carnevale piratesca per le vie di Valdocco- Torino.18 Febbraio 2023.
Sabato pomeriggio, salpata l’ancora difronte allo Spazio popolare Neruda, una nave pirata ha spiegato le vele tra le vie di Valdocco.
Una ciurma originale composta da pirati, sicuro, ma anche da principesse, mucche, tigri e saltimbanchi, che hanno colorato per qualche ora il quartiere
facendo tappa al giardino di via Masserano per poi dirigersi verso il lungo Dora e approdare ai giardini di piazza Sassari.
a cura della coordinatrice del progetto Prof.ssa Alida Pirrone
Da qualche anno, gli alunni, i docenti e il personale dell‘IC Regio Parco di Torino, partecipano ai progetti europei Erasmus +, che prevedono attività didattiche in collaborazione con scuole europee, mobilità all’estero o la formazione all’estero dei docenti.
Gli obiettivi principali sono la condivisione e lo scambio di buone pratiche con docenti internazionali, la formazione professionale, la trasmissione di importanti contenuti e conoscenze, il perfezionamento delle competenze digitali, linguistiche (principalmente la lingua inglese) ed europee degli studenti.
Uno dei tre progetti del nostro istituto è il progetto “We love bees”, divenuto triennale a causa della pandemia, che pone al centro il problema dell’impatto dei cambiamenti climatici sulla riduzione delle api e degli insetti e il ruolo importantissimo che essi hanno in natura.
Ha come partner Finlandia, Spagna, Islanda, Grecia e l’isola della Riunione (Francia).
La settimana dal 2 ottobre all’8 ottobre 2022, due docenti e due alunni della scuola Verga hanno affrontato un lungo viaggio, per raggiungere l’Isola della Riunione, un dipartimento d’oltremare francese nell’emisfero australe, ospitati dalla scuola reunionese College Francais Lucet Langenier di Saint-Suzanne.
Gli studenti sono stati ospitati dalle famiglie degli alunni francesi.
Una “riunione” di studenti, famiglie e docenti discendenti da origini geografiche diverse, ha accolto docenti e alunni all’arrivo in aeroporto.
Superate le iniziali barriere linguistiche, gli alunni sono stati accolti dalle famiglie e nel pomeriggio hanno visitato con loro le vicine cascate Niagara e realizzato attività di benvenuto, utilizzando la pratica creola di scrivere sui sassi.
Nella giornata dell’accoglienza, tutti i docenti e gli alunni internazionali sono stati accolti a scuola e, dopo i saluti di benvenuto della Dirigente, dei docenti e della coordinatrice finlandese del progetto, gli alunni francesi hanno presentato poesie e canzoni tradizionali e i nostri alunni, insieme agli studenti internazionali, sono stati coinvolti nella presentazione di poesie illustrate e slogan sulle api e il clima e una presentazione sulla cronologia e le caratteristiche del miele, tema specifico di questa mobilità.
La mamma che ha ospitato la nostra alunna, si è cimentata in abiti tipici nella danza Maloya, un genere musicale della Riunione, solitamente cantato in creolo e accompagnato da percussioni e un arco musicale. La musica ha origini dalla musica degli schiavi africani e malgasci e dei lavoratori indiani sull’ isola, proibita durante gli anni 70 e poi ripristinata. È un simbolo di integrazione e identità nazionale e uno strumento per l’ affermazione dei diritti.
Sono state offerte acqua di cocco, da bere direttamente dalle noci di cocco e ci hanno mostrato la pulitura della canna da zucchero e spiegato come assaggiarla. I docenti e le famiglie hanno invece preparato prodotti locali tipici della cucina creola e dell’isola, che presentano contaminazioni di diverse parti del mondo.
Ciascun paese ha poi presentato le attività preparate per la mobilità: una raccolta di ricette rivisitate dagli studenti in cui è stato introdotto il miele e quella di un insetto originale importante per l’ ecosistema e il pianeta. Gli studenti italiani hanno presentato in lingua inglese una rivisitazione dei torcetti al miele e presentato lo scarabeo stercorario.
Durante la visita al comune e il saluto istituzionale dei politici locali, sono state fornite informazioni sulla storia dell’ isola, che, dato l’alto tasso di povertà, investe sull’ educazione come strumento per il miglioramento delle condizioni di vita di una parte della popolazione.
Uno storico locale ha riferito le date e gli avvenimenti più importanti della storia dell’isola e presentato la popolazione come un esempio ammirevole di integrazione e convivenza di persone di origini culturali e geografiche diverse, accoglienti, ospitali, aperte e orgogliose della propria cultura e identità, con un passato difficile, caratterizzato dalla schiavitu’ fino al 1848.
Abbiamo approfondito la conoscenza storica durante la visita al Memoriale della schiavitu’ e della liberazione Edmund Albius, agronomo francese ex schiavo divenuto figura determinante grazie alle sue scoperte all’età di 12 anni per impollinare manualmente l’orchidea della vaniglia, pratica utilizzata ancora oggi per produrre la Vaniglia Bourbon, la più pregiata al mondo.
Durante la settimana abbiamo realizzato delle visite culturali svolgendo attività laboratoriali relative al tema del nostro progetto: l’apiario didattico di St. Paul, dove gli studenti hanno approfondito le conoscenze sul mondo delle api e degustato mieli locali e francesi , un giardino dove osservare grandi insetti realizzati da un artigiano locale con materiali di riciclo per apprendere i principali ruoli di ciascun insetto nell’ecosistema, un’ azienda di produzione di vaniglia, il museo di storia naturale di Saint Denis e il giardino botanico e l’apiario Mascarin di St. Leu, scoprendo così l’ affascinante flora e fauna di questa isola tropicale.
Azienda di produzione di vaniglia Bourbon Le Grand Hazier
Ecole de la nature e apiario didattico
Il giardino degli insetti e Giardino Botanico Mascarin e apiario
La scuola ha organizzato delle attività didattiche e giochi a squadre internazionali sul tema delle api in un parco da cui abbiamo potuto ammirare la spiaggia di St. Gilles sulla costa ovest, una delle poche zone dell’isola sottovento dove è possibile andare in spiaggia e ammirare la barriera corallina,
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I venti dell’est infatti, rendono impraticabili gran parte delle coste dell’isola sferzate dall’Oceano Indiano, come abbiamo visto a Cap Méchant (il malvagio mantello) nel sud-est nel comune di Saint-Philippe nella regione soprannominata “Sud selvaggio” o nella costa nord, antistante la nostra sistemazione, dove i cartelli proibiscono la balneazione anche per il pericolo di squali.
Cap méchant
La mobilità è stata anche un’occasione per conoscere una piccola parte del patrimonio culturale, naturalistico e geologico dell’ isola, avvistare le balene dalla selvaggia costa sud e durante una gita in barca, visitare una chiesa rimasta illesa dopo essere stata circondata e invasa da una imponente colata lavica del 1977 del vulcano attivo (anche in quei giorni) “Piton de la fournaise” e osservare il paesaggio dal finestrino durante alcuni lunghi spostamenti in autobus tra curve tortuose in cui si alternano vegetazione lussureggiante all’interno, piantagioni di canna da zucchero e bananeti, l’architettura delle case coloniali e un paesaggio più arido nella costa ovest protetta dalle montagne.
Di tanto in tanto, curiose creature dai colori sgargianti apparivano sul nostro cammino.
Studenti e docenti hanno avuto anche la possibilità di imparare alcuni passi della danza Maloya con un maestro dell’ isola e con dei ballerini locali che hanno allietato la cena finale a scuola offerta da docenti e famiglie e dalla Dirigente scolastica.
Quello che porteremo nel cuore, sono soprattutto i legami che solo in una settimana si instaurano tra gli studenti, i compagni internazionali, le famiglie e i docenti.
Le lacrime delle famiglie e degli studenti alla fine di ogni mobilità, sono la dimostrazione di quanto importante sia dal punto di vista umano e relazionale questa esperienza, non di certo una vacanza e non solo uno scambio culturale, ma anche di emozioni, affetti, lingue, tradizioni, un’ occasione per apprendere nuove conoscenze, migliorare le competenze linguistiche, fare amicizie che magari dureranno a lungo e un’opportunità per aprire la mente e arricchire la propria vita.
Tornati dal lungo viaggio con gli occhi pieni di meraviglie, in valigia il profumo del pepe e della vaniglia coltivati e offerti dalla famiglia che ha ospitato una nostra alunna e nei ricordi, la simpatia, la gentilezza e i sorrisi degli studenti, delle famiglie e dei docenti riunionesi e internazionali e la straordinaria accoglienza e “générosité créole”.
Al rientro, è stata realizzata un’esposizione dei materiali forniti dalla scuola e dal comune, e si è proseguito con la disseminazione delle attività con articoli sulla pagina etwinning del progetto, oltre che su questo blog, sulle pagine facebook dell’istituto e dei progetti erasmus. I materiali didattici forniti dalla scuola francese, saranno riutilizzati per le attività con le classi.
La commissione Erasmus+ dell’istituto, con la collaborazione dei docenti, prosegue con la progettazione internazionale, l’implementazione delle attività con gli studenti e la preparazione delle prossime mobilità:
Ottobre 22 Grecia, progetto Rights Now ! su democrazia e diritti umani
La documentazione fotografica è stata realizzata da Davide Novelli, un fotografo “vicino”.
Per questa edizione della Festa dei Vicini abbiamo messo insieme tutte le forze!
La solita energia contagiosa e l’organizzazione di Vicolo Grosso, il ponte comunicazione del gruppo di vicinato Da Margherita a Dora passando per Oddone e il grandissimo aiuto dello Spazio Neruda, arrivato in soccorso con tavolo, camioncino e giochi di strada sono stati gli ingredienti per una cena condivisa che ci ha riportato gioiosamente (e finalmente) a stare insieme nel nostro spazio pubblico.
Un luogo speciale, quello dei giardini di Via Masserano, di cui vogliamo prenderci cura il prossimo anno, per assicurare un ambiente piacevole e protetto per le bambine e i bambini del nostro quartiere, ma anche per gli adulti! Ecco perché abbiamo coinvolto tutte e tutti nella redazione della mappa di comunità che ci servirà come lista dei desideri di chi abita a Valdocco e sarà utile per capire come possiamo migliorare insieme la qualità della vita.
Per questo intenso inverno di attività avevamo, quindi, bisogno di una gran spinta e così abbiamo assorbito tutta la carica della lezione aperta del gruppo di Danza Afro “Les Dansefoli”*, che ha travolto la comunità in un momento di ballo con l’accompagnamento dal vivo dei tamburi.
Infine, ci siamo lasciati con la promessa di un momento di canto condiviso con Stefania Di Cammarata, che intanto è stata una delle animatrici di Musica alla Spina, il festival di musica promosso da l’Istituto Comprensivo Regio Parco, Cantabile, Orme in collaborazione con Vicolo Grosso, sul palco realizzato grazie al patto di collaborazione che ha coinvolto anche il gruppo di vicinato Da Margherita a Dora passando per Oddone.
Vi aspettiamo il 4 ottobre alla prossima riunione di redazione per decidere come dare seguito a questa rinnovata voglia di costruire insieme!
* Le lezioni di danze afro si tengono regolarmente all’interno della scuola De Amicis una volta a settimana. Contattare la redazione per ulteriori informazioni.
Il viale alberato si è riempito di sport, creatività, giochi di strada, la musica di Radio Blackout e la possibilità di condividere insieme uno spuntino. Ecco come vorremmo vivere questo angolo di città condividendo e incontrandoci all’ombra degli alberi che ci riparano dal gran caldo di questa estate.
Alla festa, noi di Approdo a Valdocco, abbiamo presentato anche la “Mappa di comunità”, un tableau su cui gli abitanti hanno indicato i luoghi di Valdocco che frequentano di più, quelli che hanno nel cuore, dove si incontrano, di cui conoscono le storie o quelli che vorrebbero cambiare.
La Mappa verrà ampliata anche durante la Festa dei Vicini in programma per il 10 settembre ai giardinetti di Via Masserano. Ci vediamo lì!
Leggermente Torino è un progetto di promozione della lettura avviato da Fondazione Cascina Roccafranca, in collaborazione con le Biblioteche Civiche Torinesi, la Biblioteca Civica Villa Amoretti e la Libreria Gulliver. Mette in dialogo gli autori e le autrici con il loro pubblico in una serie di incontri lungo tutto l’anno.
Quest’anno l’iniziativa si è estesa a tutta la Rete delle Case del Quartiere. Il Cecchi Point si è gemellato al gruppo di lettura Teste di Medusa, che si riunisce da 5 anni nel nostro quartiere a Portmanteau.
Foto Marzia Allietta
Il primo appuntamento del 5 febbraio 2022 ha visto il quartiere protagonista con un reading itinerante con Francesco La Rocca, autore di Interno Corte, Gallucci Editore, illustrazioni di Moisi Guga.
Foto Marzia Allietta
Dalla Biblioteca Civica Italo Calvino, abbiamo passeggiato fino a St’Orto, il giardino di comunità con attività per bambini recuperato da Fondazione Fuoridipalazzo, passando per Portmanteau con uno dei tipici cortili di ringhiera.
Proprio un palazzo di ringhiera è il protagonista del libro, con due scale principali, diciotto appartamenti e le vite degli inquilini che si snodano una dopo l’altra. Interno Corte è la storia di un’assemblea condominiale, ma anche della varia umanità con cui conviviamo e in cui possiamo riconoscersi.
L’incontro si è concluso con la presentazione all’interno della biblioteca.
Francesco La Rocca ha studiato Diritti Umani e lavora nel sociale. È autore del podcast Le Perifantaferie.
A VALDOCCO: Venerdì 17 settembre h 17,30 m- 19,30 Scuola Primaria De Amicis, via Masserano 4
GRAPHIC DAYS è un calendario di eventi gratuiti diffusi in città (dal 16 al 26 settembre) che copre dieci giorni di iniziative dedicate al visual design. La nuova edizione del festival prevede mostre, performance, attività esperienziali e workshop all’interno dello spazio di Toolbox Coworking, sede principale, e numerosi eventi diffusi sul territorio cittadino.
Durante la giornata del 17 settembre si alterneranno conferenze, mostre e workshop dedicati alle arti visive, attraverso il coinvolgimento di diverse realtà curatoriali e attori di ambiti affini e non, con l’intento di favorire processi virtuosi di contaminazione tra idee e competenze.
Eterogenee e numerose le location: sedi auliche e spazi informali, luoghi generalmente non accessibili al pubblico o inaspettati, come le vetrine di uno studio di design o i cortili inesplorati cittadini.
LA CITTÀ INVISIBILE. STORIE IMMAGINARIE DI QUARTIERI REALI è l’appuntamento a cura di Cecilia Campironi, Nicoletta Daldanise e Paola Fagnola
in collaborazione con il blog “Approdo a Valdocco”
Il workshop prende spunto dal pamphlet “La contrada dei bisbigli”, ideato nella forma di libro-mappa da Cecilia Campironi e Nicoletta Daldanise, come parte dell’iniziativa promossa da Bottega Fagnola, “La città invisibile”, per rendere omaggio ai quartieri di Torino. Il volume, in edizione limitata, ripercorre un isolato della Contrada dei Guardinfanti in chiave immaginaria. Il laboratorio de La città invisibile unirà alla scrittura tecniche artistiche e di legatoria. La narrazione prenderà spunto in prima battuta dall’osservazione del quartiere e dalla raccolta delle storie dei suoi abitanti, per poi rielaborare un percorso di attraversamento urbano a metà tra realtà e fantasia.
La serie di libri-mappa, realizzati dai partecipanti al workshop, diventeranno così una fanzine con cui accompagnare le famiglie e altri cittadini alla caccia di dettagli insoliti nel reticolato urbano o magari verso l’inizio di una nuova storia.