L’IC Regio parco dall’altra parte del mondo: mobilità Erasmus a Reunion Island!

a cura della coordinatrice del progetto Prof.ssa Alida Pirrone

Da qualche anno, gli alunni, i docenti e il personale dell‘IC Regio Parco di Torino, partecipano ai progetti europei Erasmus +, che prevedono attività didattiche  in collaborazione con scuole europee, mobilità all’estero o la formazione all’estero dei docenti.  

Gli obiettivi principali sono la condivisione e lo scambio di buone pratiche con docenti internazionali, la formazione professionale, la trasmissione di importanti contenuti e conoscenze, il perfezionamento delle competenze digitali, linguistiche (principalmente la lingua inglese) ed europee degli studenti. 

Uno dei tre progetti del nostro istituto è il progetto “We love bees”, divenuto triennale a causa della pandemia, che pone al centro il problema dell’impatto dei cambiamenti climatici sulla riduzione delle api e degli insetti e il ruolo importantissimo che essi hanno in natura.

Ha come partner Finlandia, Spagna, Islanda, Grecia e l’isola della Riunione (Francia). 

La settimana dal 2 ottobre all’8 ottobre 2022, due docenti e due alunni della scuola Verga hanno affrontato un lungo viaggio, per raggiungere l’Isola della Riunione, un dipartimento d’oltremare francese nell’emisfero australe, ospitati dalla scuola reunionese College Francais Lucet Langenier di Saint-Suzanne. 

Gli studenti sono stati ospitati dalle famiglie degli alunni francesi. 

Una “riunione” di studenti, famiglie e docenti discendenti da origini geografiche diverse, ha accolto docenti e alunni all’arrivo in aeroporto.  


Superate le iniziali barriere linguistiche, gli alunni sono stati accolti dalle famiglie e nel pomeriggio hanno visitato con loro le vicine cascate Niagara e realizzato attività di benvenuto, utilizzando la pratica  creola di scrivere sui sassi.

Nella giornata dell’accoglienza, tutti i docenti e gli alunni internazionali sono stati accolti a scuola e, dopo i saluti di benvenuto della Dirigente, dei docenti e della coordinatrice finlandese del progetto, gli alunni francesi hanno presentato poesie e canzoni tradizionali e i nostri alunni, insieme agli studenti internazionali,  sono stati coinvolti nella presentazione di poesie illustrate  e slogan  sulle api e il clima e una presentazione sulla cronologia e le caratteristiche del miele, tema specifico di questa mobilità.


La mamma che ha ospitato la nostra alunna,  si è cimentata in abiti tipici nella danza Maloya, un genere musicale della Riunione, solitamente cantato in creolo e accompagnato da percussioni e un arco musicale. La musica ha origini dalla musica degli schiavi africani e malgasci e dei lavoratori indiani sull’ isola, proibita durante gli anni 70 e poi ripristinata. È un simbolo di integrazione e identità nazionale e uno strumento per l’ affermazione dei diritti. 

Sono state offerte acqua di cocco, da bere direttamente dalle noci di cocco e  ci hanno mostrato la pulitura della canna da zucchero e spiegato come assaggiarla. I docenti e le famiglie hanno invece preparato prodotti locali tipici della cucina creola e dell’isola, che presentano contaminazioni di diverse parti del mondo.


Ciascun paese ha poi presentato le attività preparate per la mobilità: una raccolta di ricette rivisitate dagli studenti in cui è  stato introdotto il miele e quella di  un insetto originale importante per l’ ecosistema e il pianeta. Gli studenti italiani hanno presentato in lingua inglese una rivisitazione dei torcetti al miele e presentato lo scarabeo stercorario. 


Durante  la visita al comune e il saluto istituzionale dei politici locali, sono state fornite informazioni sulla storia dell’ isola, che, dato l’alto tasso di povertà, investe sull’ educazione come strumento per il miglioramento delle condizioni di vita di una parte della popolazione. 


Uno storico locale ha riferito le date e gli avvenimenti  più importanti della storia dell’isola e presentato la  popolazione come un esempio ammirevole di  integrazione e convivenza di persone di origini culturali e geografiche diverse,  accoglienti, ospitali, aperte e orgogliose della propria cultura e identità, con un passato difficile, caratterizzato dalla schiavitu’ fino al 1848.

Abbiamo approfondito la conoscenza storica  durante la visita al Memoriale della schiavitu’ e della liberazione Edmund Albius, agronomo francese ex schiavo divenuto figura determinante grazie alle sue scoperte all’età  di 12 anni  per impollinare manualmente l’orchidea della vaniglia, pratica utilizzata ancora oggi per produrre la Vaniglia Bourbon, la più pregiata al mondo. 

Durante la settimana abbiamo realizzato delle visite culturali svolgendo  attività laboratoriali relative al tema del nostro progetto: l’apiario didattico di St. Paul, dove gli studenti hanno approfondito le conoscenze sul mondo delle api e degustato mieli locali e  francesi , un giardino dove osservare grandi insetti realizzati da un artigiano locale con materiali di riciclo per apprendere i principali ruoli di ciascun insetto nell’ecosistema, un’ azienda di produzione di vaniglia,  il  museo di storia naturale di Saint Denis e il giardino botanico e l’apiario  Mascarin di St. Leu, scoprendo così l’ affascinante flora e fauna di questa isola tropicale. 

Azienda di produzione di vaniglia Bourbon  Le Grand Hazier 

Ecole de la nature e apiario didattico

Il giardino degli insetti e Giardino Botanico Mascarin e apiario 





La scuola ha organizzato delle attività didattiche e giochi a squadre internazionali sul tema delle api in un parco da cui abbiamo potuto ammirare la spiaggia di St. Gilles sulla costa ovest, una delle poche zone dell’isola sottovento dove è possibile andare in spiaggia e ammirare la barriera corallina,

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I venti dell’est infatti, rendono impraticabili gran parte delle coste dell’isola sferzate dall’Oceano Indiano, come abbiamo visto a Cap Méchant (il malvagio mantello) nel sud-est nel comune di Saint-Philippe nella regione soprannominata “Sud selvaggio” o nella costa nord, antistante la nostra sistemazione, dove i cartelli proibiscono la balneazione anche per  il pericolo di squali. 

Cap méchant 

La mobilità è stata anche un’occasione per conoscere una piccola parte del patrimonio culturale, naturalistico e geologico dell’ isola, avvistare le balene dalla selvaggia costa sud e durante una gita in barca, visitare una chiesa rimasta illesa dopo essere stata circondata e invasa da una imponente colata lavica del 1977 del vulcano attivo (anche in quei giorni) “Piton de la fournaise” e osservare il paesaggio dal finestrino durante alcuni lunghi spostamenti in autobus tra curve tortuose in cui si alternano vegetazione lussureggiante all’interno, piantagioni di canna da zucchero e bananeti, l’architettura delle case coloniali e un paesaggio più arido nella costa ovest protetta dalle montagne. 

Di tanto in tanto, curiose creature dai colori sgargianti  apparivano sul nostro cammino. 

Studenti e docenti hanno avuto anche la possibilità di imparare alcuni passi della danza Maloya con un maestro dell’ isola e con dei ballerini locali che hanno allietato la cena finale a scuola  offerta da docenti e famiglie e dalla Dirigente scolastica. 

Quello che porteremo nel cuore, sono soprattutto i legami che solo in una settimana si instaurano tra gli studenti, i compagni internazionali, le famiglie e i docenti. 

Le lacrime delle famiglie e degli studenti alla fine di ogni mobilità, sono la dimostrazione di quanto importante sia dal punto di vista umano e relazionale questa esperienza, non di certo una vacanza e non solo uno scambio culturale, ma anche di emozioni, affetti, lingue, tradizioni, un’ occasione per apprendere nuove conoscenze, migliorare le competenze linguistiche, fare amicizie che magari dureranno a lungo e un’opportunità per aprire la mente e arricchire la propria vita. 

Tornati dal lungo viaggio con gli occhi pieni di meraviglie, in valigia il profumo del pepe e della vaniglia coltivati e offerti dalla famiglia che ha ospitato una nostra alunna e nei ricordi, la simpatia, la gentilezza e i sorrisi degli studenti, delle famiglie e dei docenti riunionesi e internazionali e la straordinaria accoglienza e “générosité créole”. 


Al rientro, è stata realizzata un’esposizione dei materiali forniti dalla scuola e dal comune, e si è proseguito con la disseminazione delle attività con articoli sulla pagina etwinning del progetto, oltre che su questo blog, sulle pagine facebook dell’istituto e dei progetti erasmus. I materiali didattici forniti dalla scuola francese, saranno riutilizzati per le attività con le classi. 


La commissione Erasmus+ dell’istituto, con la collaborazione dei docenti, prosegue con la progettazione internazionale, l’implementazione delle attività  con gli studenti e  la preparazione delle prossime mobilità: 

Ottobre 22 Grecia, progetto Rights Now ! su democrazia e diritti umani

Novembre 22 Finlandia We love bees 

Gennaio  23 Islanda  We love bees

Marzo 23 Torino Rights now!

Marzo 23 Creta We love bees.  (ultima mobilità)

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